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Luca Marianaccio

Spin-off


«Uno spin-off è un’opera derivata e sviluppata a partire da un’opera principale, che mantiene la sua ambientazione ma narra storie parallele, focalizzando l’attenzione dello spettatore sui personaggi marginali dell’opera di riferimento. Sei, i profili biografici scelti, personaggi emersi dal mio archivio fotografico costruito dal 2010 al 2016, persone di cui non sapevo nulla, incontrati nel lasso di tempo necessario per catturarne l’immagine. La storia di ogni personaggio nasce come frammento, scheggia, proiezione di un processo di disgregazione delle immagini appartenente all’archivio.
Nel crearle non sono andato oltre le sembianze e non ho colto il contrasto tra l’essere e l’apparire. Le storie sono state scritte in maniera arbitraria e spontanea, attraverso un processo aleatorio che lega la fisiognomica alla mia immaginazione. Successivamente ho creato un colloquio tra le loro vite, cercando di unirle attraverso gli avvenimenti ed ottenendo come risultato, una sequenza tra le parti messe in scena da questa narrazione, frutto della mia completa immaginazione. Un viaggio lungo che cambia lo spirito ed il tempo delle storie narrate.
“Spin-off” nel 2017 diventa un libro d’artista.
Maggiori informazioni sul progetto e libro sono reperibili sul mio sito, www.lucamarianaccio.it

Luca Marianaccio, classe 1986. Nel 2013 inizia a dedicarsi professionalmente alla fotografia, attraverso la ricerca e la documentazione sociale e di paesaggio.
La sua ricerca artistica indaga i mutamenti del paesaggio naturale e artificiale contemporaneo, con particolare attenzione ai nuovi fenomeni di antropologia urbana. Quello che si vede oggi, attraverso i suoi lavori, è una sorta di atlante delle possibili forme di alterazione del territorio, da parte di chi le percorre, una ricognizione dei comportamenti umani e sociali che, più o meno consapevolmente, hanno la capacità di mutare il paesaggio.
L’opera artistica si concentra sulla luce e sul colore mettendone in relazione i significati nei diversi contesti che decide di ritrarre.
Ha esposto i suoi lavori in festival e gallerie, le sue opere sono state pubblicate su note riviste internazionali ed acquisite da collezioni pubbliche e private.
Nel 2014 espone al Bitume Photofestival di Lecce. Nel 2016 è tra i vincitori del XVIII Premio Aldo Nascimben e finalista al Premio Riccardo Prina. Il suo libro “Spin-off”, ottiene una menzione speciale al Premio Marco Bastianelli e all’Unveil’d Photobook Awards di Londra. Nel 2019 il suo ultimo lavoro “404 Not Found” è tra i vincitori di Riaperture Photofestival Ferrara e dell’Unpublished Photo della galleria 29 arts in progress ed è esposto nella mostra collettiva ROPES/CORDE nell’ambito di FOTOGRAFIA EUROPEA – Reggio Emilia.»


Anno2020

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