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Marina Caneve

The Shape of Water Vanishes in Water


La costruzione dell’io in fase adolescenziale dipende in larga parte dalle relazioni con l’altro e con il luogo che si abita. Leggere l’Incipit Vita Nova mi ha fatto subito pensare alla ricerca di un equilibrio attraverso le relazioni con l’altro, in cui l’amore, inclusa la sua componente dolorosa, gioca un ruolo fondamentale nel farci scoprire chi siamo e che posto possiamo e vogliamo occupare nel mondo.
Facendo riferimento a questo preciso momento storico, l’adolescenza è intesa come fase della vita non tanto caratterizzata da fragilità fisica, quanto piuttosto da ricerca emotiva nelle relazioni personali: il dolore, la gioia, l’amore. Imparare a stare con l’altro equivale a imparare a relazionarci con il mondo esterno dove si intrecciano natura e cultura, dove eventi come quello corrente nascono e si espandono. Relazioni e ambiente assumono un valore affine nella ricerca di sé. I ritratti degli adolescenti introducono il tema della vicinanza, le immagini in bianco e nero ricercano i segni di un equilibrio nel paesaggio.
La pandemia non ha solo impedito le relazioni, ma ha reso evidente che distruggere gli ecosistemi equivale a rompere il vaso di Pandora e può risultare letale per i nostri equilibri. Allora mi chiedo, l’importanza delle relazioni che viviamo in giovinezza, come l’amore di Dante per Beatrice, in che grado possono ripercuotersi nel loro interesse per il mondo che ruota intorno al nostro io?
Taco Hidde Bakker in uno dei brevi testi che accompagnano il progetto scrive “Il nostro futuro ha un aspetto minaccioso. Dunque, come sempre, riponiamo fiducia e speranza nelle nuove generazioni. (..) Come rapportarci con Gaia d’ora in avanti – questo è il problema.”

Marina Caneve (b.1988) è una fotografa che sperimenta l’utilizzo della fotografia come strumento di osservazione autonomo all’interno di un processo di ricerca interdisciplinare. Affronta i temi della vulnerabilità, ambientale, sociale e culturale, e la relazione tra ricerca e arte. Il lavoro di Caneve è stato esposto in ambito nazionale ed internazionale e fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui ICCD, MUFOCO e Museo Nazionale della Montagna. Dal 2019 è docente al Master IUAV in Photography, Spazio Labò e visiting lecturer in diverse altre istituzioni.
Nel 2020 è stata selezionata da CAMERA (Torino) per il programma europeo FUTURES ed è entrata a far parte dell’agenzia MAPS. Con il progetto “Are they Rocks or Clouds?” ha vinto Premio Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea – Reggio Emilia e il Photobook Dummy Award a Cortona On The Move. Il libro è stato pubblicato da Fw:Books e OTM (2019) e successivamente nominato per il ‘Prix du Livre d’Auteur’ di ‘Les Prix du livre des Rencontres d’Arles 2020’; inoltre ha vinto il Premio Marco Bastianelli per il miglior libro fotografico pubblicato in Italia. Nel 2019 è tra i vincitori del bando Atlante Architettura Italiana (MUFOCO e MiBACT); sempre nel 2019 è tra i vincitori del bando iAlp promosso dal Museo Nazionale della Montagna (Torino). 
Tra le opere su commissione “The Shape of Water Vanishes in Water”,(A+Mbookstore edizioni 2018), “Di roccia, fuochi e avventure sotterranee” (Quodlibet), “La valle tra le cime e le stelle, Osservatorio Cortina 2021”, (Quodlibet 2021). È cofondatrice di CALAMITA/À.


Anno2021

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