PR2 accoglie un nuovo progetto espositivo dedicato a uno dei materiali più emblematici del Mediterraneo: la Pietra di Aurisina, roccia carsica che da oltre duemila anni racconta storie di paesaggi, civiltà e architetture.
Dall’8 al 23 novembre 2025, la mostra fotografica e documentaria La Pietra di Aurisina, del Carso, dell’Istria in Italia e nel mondo accompagna il pubblico in un percorso che intreccia geologia, arte, memoria e identità culturale, costruendo idealmente un ponte di pietra tra Ravenna e il Carso.

Un legame antico: Ravenna e la Pietra di Aurisina

Il progetto approda a Ravenna dopo le tappe di Trieste e della Fiera di Lubiana, per celebrare un rapporto storico straordinario: quello tra la Pietra di Aurisina e il Mausoleo di Teodorico, capolavoro dell’architettura tardoantica e patrimonio UNESCO, realizzato interamente con questa pietra.

Il suo monolite sommitale — oltre 230 tonnellate di roccia — è ancora oggi oggetto di studi e ammirazione per la perfezione tecnica e simbolica. La mostra offre così l’occasione per riscoprire un dialogo millenario tra Ravenna e il Carso, nato dalla pietra e ancora vivo nella ricerca, nella tutela e nella valorizzazione culturale.

Estratta dalle cave di Duino Aurisina fin dall’epoca romana, la Pietra di Aurisina — conosciuta anche come Karstmarmor o marmo del Carso — ha contribuito alla realizzazione di palazzi, chiese e monumenti nel bacino adriatico e nell’Europa mitteleuropea, favorita dalla ferrovia Vienna–Trieste che ne ha portato la fama oltre confine.

Le sue diverse varietà — Aurisina Chiara, Fiorita, Granitello, Roman Stone, Lumachella — continuano a rappresentare un patrimonio culturale e identitario unico, dove materia, lavoro e storia si intrecciano.

Il progetto KAMEN: un museo diffuso nella pietra

La mostra rientra nelle attività del progetto KAMEN – Museo Diffuso delle Cave e della Pietra di Aurisina, nato per raccontare il paesaggio culturale del Carso attraverso cave, percorsi, testimonianze e pratiche contemporanee.

Un museo senza pareti, che valorizza geologia, arte, memoria e natura nel quadro transfrontaliero del Geoparco del Carso-Kras, grazie alla collaborazione tra istituzioni italiane e slovene e all’impegno dell’associazione Casa C.A.V.E.

Fotografia come sguardo contemporaneo

Al rigore storico si affianca un forte elemento visivo: le fotografie dei partecipanti alla rassegna internazionale Le Vie delle Foto, a cura di Linda Simeone.
Gli autori coinvolti — Paolo Bullo, Massimiliano Melchionne, Stefano De Faccio, Stefano Stel, Terry Manfrin, Riccardo Ciriello, Luca Meroi, Dario Buttazzoni e Ivano De Simon — esplorano la pietra come materia viva, testimone di fatica e bellezza, natura e cultura, forma e tempo.

Un racconto poetico che guida il visitatore attraverso cave, laboratori e architetture, rivelando la potenza narrativa della materia.

Promossa dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis in collaborazione con il Comune di Ravenna e realtà istituzionali del territorio giuliano e istriano, la mostra rappresenta un progetto di ricerca, valorizzazione e memoria condivisa.

Un invito a riscoprire un materiale che ha unito popoli e paesaggi, costruendo luoghi e identità nel corso dei secoli.


INFORMAZIONI E ORARI

Inaugurazione: sabato 8 novembre 2025, ore 15.00

  • 9 novembre: 09.30–12.30 / 15.00–18.00

  • 10–14 novembre: 09.30–12.30

  • 15–16 novembre: 09.30–12.30 / 15.00–18.00

  • 17–21 novembre: 09.30–12.30

  • 22–23 novembre: 09.30–12.30 / 15.00–18.00


Con il sostegno e la collaborazione di

Gruppo Ermada Flavio Vidonis – Comune di Ravenna – Comune di Duino Aurisina Devin Nabrežina – Comune di Koper-Capodistria — Regione Friuli Venezia Giulia (Progetto 12 DuinoBook – Le Origini)
Partner: KAMEN – Museo Diffuso delle Cave e della Pietra di Aurisina / Casa C.A.V.E.
Coordinamento progetto: Massimo Romita
Coordinamento fotografico: Le Vie delle Foto, a cura di Linda Simeone