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Elisabetta Pallini

CELATA


«Il documento cartaceo che ho tra le mani attesta che A è morto il 30 luglio 1987. 
E’ un certificato che non lascia spazio a dubbi e incertezze. 
È morto per lesioni toraco-addominali. Da altri documenti capisco che è morto in un incidente stradale; c’è stato un processo per stabilire a chi attribuire le responsabilità. 
Su un vecchio quaderno di lezioni di inglese leggo bozze di lettere senza destinatario, probabilmente mai spedite, dove S riversa il proprio senso di impotenza e la propria tristezza. Nelle decine di foto stampate osservo sorrisi, percepisco l’attaccamento a Vasco, il cane che avevano preso insieme.
E’ la sera di un freddo Dicembre 2018 a Milano quando, per uno strano caso del destino, mi imbatto in una scatola di cartone stracolma di documenti, foto, lettere, oggetti, e vite di persone sconosciute.
La porto via, gelosa di ricordi che non mi appartengono.
Nasce così ‘Celata’, per cercare di dare un senso a ciò che ho trovato, provare a ricostruire qualcosa che rimane inevitabilmente nascosta e segreta, celata. Così come lo è lo sguardo di S che mi scruta attraverso una fotografia scattata quasi trenta anni prima.»

Elisabetta Pallini è una fotografa freelance nata nel 1991 a Fiesole (FI). 
Ha studiato fotografia alla Fondazione Studio Marangoni di Firenze dal 2012 al 2015. 
Dal 2016 si è trasferita a Milano, dove attualmente vive e lavora.
La sua ricerca personale è concentrata sull’esplorazione del confine evanescente tra la realtà e la sua rappresentazione. Recentemente si è focalizzata maggiormente sull’esplorazione di una realtà interiore e personale: analizzando legami, sentimenti e volgendo lo sguardo verso il passato e il ricordo con le loro suggestioni. E’ inoltre interessata all’utilizzo di Smartphone, Photoshop e altri media sia come semplice strumento di ricerca che come mezzi per esprimere il suo linguaggio personale. Le sue opere sono state premiate, pubblicate ed esposte a livello internazionale.


Anno2020

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