Dopo diversi anni, torniamo a parlare di Rigenerazione Urbana attraverso la mostra “Tessere per l’Arte Pubblica“, ora presente in sala.

Un processo in corso dai primi anni 2000, la «metropolitana più bella del mondo» per il Daily Telegraph, una nuova Napoli Sotterranea…

Napoli, una città ricca di storia e cultura, ha intrapreso un viaggio di rigenerazione urbana che ha trasformato gli spazi sotterranei della sua metropolitana in vere e proprie opere d’arte. Questo processo non solo ha rivitalizzato le aree urbane, ma ha anche dato vita a un’espressione artistica unica attraverso l’uso di mosaici.

La rigenerazione urbana è diventata un imperativo in molte città del mondo, affrontando sfide come il degrado urbano e la mancanza di spazi pubblici attraenti. Napoli ha affrontato queste sfide con determinazione, utilizzando la sua ricca eredità artistica come chiave per trasformare gli spazi urbani in luoghi vibranti e accoglienti.

Niente, con la rigenerazione urbana, è perso. Tutto può prendere una nuova vita. D’altronde, per Anna Detheridge, «maggiore è il declino, più importante diventa la metamorfosi»; non solo tutto può essere salvato, ma è necessario impegnarsi per restituire la bellezza anche laddove i cittadini non sono più abituati a cercare.

Napoli, via Toledo, Metropolitana - ©Bruno Mori
Napoli, via Toledo, Metropolitana – ©Bruno Mori

I mosaici, antica forma d’arte, sono stati scelti come strumento principale per la rigenerazione urbana della metropolitana di Napoli. Ogni stazione è diventata una tela, un palcoscenico per la creatività artistica. Artisti locali e internazionali hanno contribuito a questo progetto, creando opere che raccontano storie di Napoli e celebrano la sua identità unica.

La decorazione monumentale di William Kentridge, l’incredibile stazione di Toledo di Oscar Tusquets Blanca (curata da Achille Bonito Oliva), l’approccio psichedelico dell’architetto Karim Rashid alla stazione Università, le opere erculee di Mimmo Jodice e tantissimi altri interventi artistici di grande impatto.

Nella scelta dei soggetti, si sceglie di realizzare un ponte tra il passato e il presente. Raffigurano antichi miti, tradizioni e scene della vita quotidiana napoletana.

La rigenerazione urbana non è solo una questione estetica, ma ha anche un impatto sociale ed economico significativo.

La creazione di spazi pubblici accoglienti promuove l‘interazione sociale, contribuendo a rafforzare il tessuto comunitario. Inoltre, l’attrattiva turistica delle stazioni della metropolitana ha generato nuove opportunità economiche per i commercianti locali e ha stimolato l’industria del turismo.

Questa forma di rigenerazione urbana a Napoli non è solo un’opera d’arte temporanea; è anche un investimento sostenibile nel futuro della città. I mosaici, realizzati con materiali durevoli, resistono alla prova del tempo, garantendo che la bellezza e la vitalità della metropolitana siano preservate per le generazioni future.

I mosaici nella metropolitana di Napoli rappresentano un esempio straordinario di come l’arte possa essere utilizzata come strumento per la rigenerazione urbana. La città ha dimostrato che la combinazione di creatività artistica, storia culturale e impegno sociale può trasformare gli spazi urbani in opere d’arte viventi che arricchiscono la vita di chiunque le attraversi. La metropolitana di Napoli non è solo un sistema di trasporto, ma un museo sotterraneo che celebra l’anima della città stessa.

 

E se volete scoprirne di più… passateci a trovare, “Tessere per l’arte pubblica. I mosaici della stazione di Napoli” vi aspetta a PR2!